Avvisi parrocchiali

UnknownAl termine della Messa domenicale è tradizione che il Parroco (o un suo sostituto, anche laico) si presenti davanti all’ Assemblea e legga, con tono presuntuosamente persuasivo, con uno stile che aspira a coinvolgere, con un tono di voce che vorrebbe stimolare l’ attenzione, i cosiddetti “avvisi parrocchiali”.

Da valutare la capacità di attirare l’attenzione e soprattutto lo stimolo per la memoria, ameno che non si tratti di lavori e richiesta di denaro, oppure di qualche accusa-difesa nei confronti di chi ha osato interferire sul governo o sulla persona del parroco in persona.

Non mancano ulteriori avvisi, magari nei tempi forti dell’Anno liturgico, oppure probabilmente ora all’avvio dell’ anno giubilare,  per  annunciare qualcosa ai “lontani”, assenti certamente nell’assemblea liturgica.

I canali di informazione e di comunicazione rischiano di essere ancora quelli del tempo della “cristianità”.

Il Rapporto ultimo del CENSIS potrebbe suggerire qualche modifica.

CENSIS – RAPPORTO ITALIA – 4 dicembre 2015

(ANSA) Tutti guardano tv, web ancora su, giù carta stampata – Nel 2015 la televisione ha una quota di telespettatori vicina alla totalità della popolazione (il 96,7%). Ma aumenta l’abitudine a guardare la tv attraverso i nuovi device: +1,6% di utenza rispetto al 2013 per la web tv, +4,8% per la mobile tv, mentre le tv satellitari si attestano a una utenza complessiva del 42,4% e il 10% degli italiani usa la smart tv che si può connettere alla rete. E’ quanto emerge dal 49.mo Rapporto sulla situazione sociale del Paese del Censis. Anche per la radio si conferma una larghissima diffusione di massa (l’utenza complessiva corrisponde all’83,9% degli italiani), con l’ascolto per mezzo dei telefoni cellulari (+2%) e via internet (+2%) ancora in ascesa. In effetti, gli utenti di internet continuano ad aumentare (+7,4%), raggiungendo una penetrazione del 70,9% della popolazione italiana. Le connessioni mobili mostrano una grande vitalità, con gli smartphone forti di una crescita a doppia cifra (+12,9%) che li porta oggi a essere impiegati regolarmente da oltre la metà degli italiani (il 52,8%), e i tablet praticamente raddoppiano la loro diffusione e diventano di uso comune per un italiano su quattro (26,6%). Aumenta ancora la presenza degli italiani sui social network, che vedono primeggiare Facebook, frequentato dal 50,3% dell’intera popolazione e addirittura dal 77,4% dei giovani under 30, mentre Youtube raggiunge il 42% di utenti (il 72,5% tra i giovani) e il 10,1% degli italiani usa Twitter. Al tempo stesso, non si inverte il ciclo negativo per la carta stampata, che non riesce ad arginare le perdite di lettori: -1,6% per i quotidiani, -11,4% per la free press, stabili i settimanali e i mensili, mentre sono in crescita i contatti dei quotidiani online (+2,6%) e degli altri portali web di informazione (+4,9%). Non è favorevole l’andamento della lettura dei libri (-0,7%): gli italiani che ne hanno letto almeno uno nell’ultimo anno sono solo il 51,4% del totale, e gli e-book contano su una utenza ancora limitata all’8,9% (per quanto in crescita: +3,7%).

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