Cinquanta giorni dopo la Pasqua per fare festa per il nuovo raccolto.
Possibilità di fare festa e anche possibilità di fare memoria per la fatica seminata, per la trepidazione che ha accompagnato l’inizio della primavera, forse anche per i momenti di timore, sano e giusto timore, quando è attesa ogni nuova vita.
#Pentecoste è un evento e un metodo, è un dono permanente nel tempo: una azione continuativa.
#Pentecoste come il costante e fedele e attento monitoraggio della storia, quella umana innanzi tutto, che unisce tutte le persone, senza distinzione di razza, di colore, di religione, di nazione.
#Pentecoste non è un evento magico, non è un algoritmo creato dall’intelligenza umana per raggiungere un predeterminato obiettivo.
Nella storia, #PENTECOSTE è:
- dono accolto e rifiutato nella libertà umana,
- lotta e fatica per ri-creare, pazienza per supportare le attese,
- la speranza e la fedeltà di Dio che non si arrende e non si ferma.