Archivio mensile:Marzo 2021

Pasqua, Pesach, passare e andare oltre

Tempo di pandemia è

  • tempo di schiavitù del coronavirus
  • tempo di promesse di liberazione (vaccino )
  • tempo di deserto (distanziamento – solitudine)
  • tempo di passaggi (cambi colore) illusori e non definitivi
  • tempo di attesa per una nuova terra – nuova libertà

Andare oltre 

  • non è dimenticare
  • non è far finta
  • non è chiudere gli occhi
  • non è essere indifferente e incosciente

 

  • è accogliere e guardare con un’ altra prospettiva
  • è andare oltre il momento presente e inserirsi in un orizzonte a medio e lungo termine
  • è  lasciarsi coinvolgere nell’ orizzonte della storia della salvezza

Andare oltre per superare e ri-creare  condizioni e relazioni

  • perché la distanza fisica mai sia anche distanza sociale
  • perché si possa nuovamente tendere la mano
  • perché l’assembramento non sia mai un generico e distratto assemblaggio di corpi
  • perché la visita al famigliare sia accoglienza e ascolto reciproco
  • perché ogni distanziamento sia metafora del rispetto reciproco e mai del possesso
  • perché oltre le maschere si dialoghi con la espressione del viso
  • perché ci si separi da contagioso virus della violenza, dell’indifferenza, dell’egocentrismo
  • perché i deserti dei corpi e degli animi fioriscano di calore umano e di reciproco interesse
  • perché i virus ambientali soffrano per la rigenerazione del clima intriso di fratellanza

Fare MEMORIA OGGI significa nella fede cristiana

  • attualizzare, rendere presente,
  • riconoscere oggi la presenza di Dio che rende la nostra storia è storia di salvezza
  • vivere la storia di salvezza oggi in tempo di pandemia.

#esilio nel 2021 causa pandemia #coronavirus

#chiusura #distanziamento #isolamento

una vita che non mi appartiene come un #esilio in terra straniera

#COVID19  #coronavirus

“Lungo i fiumi di Babilonia ,

là sedevamo e piangevamo ricordandoci di Sion.

Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. /

Perché là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!». ”

Accogliamo il Salmo proposto oggi nella Parola di Dio della Liturgia Eucaristica

e facciamo memoria dell’ Esilio:

sia occasione e tempo propizio (cairòs e non crònos)

perché la memoria stimoli a ri-programmare i

l nostro vivere quotidiano.

Buona domenica !