“Scambiatevi un segno di pace”. Da mesi questo invito è sospeso. Una conseguenza per non attentare all’igiene e non dare spazio ulteriore al Covid-19.
C’è da premettere che la sospensione di questo gesto inserito nella Messa non è un gesto da compiere in forma ripetitiva, né c’è un obbligo sempre e dovunque. Il Sacerdote Presidente dell’Assemblea non può non fare memoria che le indicazioni rituali invitano a verificare la opportunità e i fedeli si scambiano il gesto di pace secondo gli usi locali. Di conseguenza, i Presidenti di Assemblea non sempre hanno indicato questo gesto da compiere, e i fedeli secondo gli usi locali (in tutte le parti della Terra) hanno modalità diverse di esprimere il gesto della pace.
Dunque sarebbe stato quasi possibile dire: “Scambiatevi un ALTRO SEGNO di pace”
Il sorriso può essere un segno di pace ?
Un inchino può essere un segno di pace ?
Uno sguardo può essere un segno di pace?
Un cenno con la mano può essere un segno di pace ?
La Liturgia non è un protocollo di preghiera dettato da un comitato tecnico-scientifico.
La Liturgia non è così monolitica come può far pensare e credere un modo di celebrare piatto, monotono, abitudinario, senza pause e silenzi, senza canto e senza intelligenza.
Il tempo del #coronavirus potrebbe aiutare anche a superare una celebrazione della #Messa talvolta monotona, abitudinaria, quasi “virtuale” anche se in presenza fisica.
il Rituale della Messa prevede molte variazioni: ignorate dai fedeli laici e dai Presidenti, da chi anima e da chi guida, da chi presiede e da chi partecipa.