Archivio mensile:Maggio 2019

DATE A CESARE QUEL CHE E’ DI CESARE

… e date a Dio quel che è di Dio, che non ha bisogno di quel che è di Cesare.

Confusione e sovrapposizione generano male sociale e peccato ecclesiale.

Ad essere  buoni cristiani e onesti cittadini educava Giovanni Bosco.

Una sagrestia non può trasformarsi in gabinetto del Ministro, e la assemblea parlamentare è distinta negli obiettivi e nel metodo da una assemblea ecclesiale.

Se il pulpito diventa tribuna partitica fa male  a se stessa, così come il seggio in Parlamento se sconfina maldestramente o con prepotenza nel religioso non supporta il bene comune.

Luigi Sturzo, Giorgio La Pira, Aldo Moro, Giuseppe Dossetti, Pino Puglisi, Paolo Borsellino, ….. hanno coniugato la laicità della fede e la solidarietà evangelica, e hanno distinto la potenza della fede e il servizio alla persona umana.

Nella storia passata e, purtroppo anche nella storia contemporanea, quando il religioso governa il civile perde la benedizione divina, e quando il civile vuole assumere connotazioni e procedimenti  di fede religiosa diventa una pericolosa ideologia.

Scherza con i fanti, e lascia stare i Santi.

Specie quei sei Santi che non solo sul Rosario, ma sull’Europa hanno raccolto consensi senza social media, senza fake news, piuttosto con il silenzio e con il passa parola, con il duro lavoro quotidiano a cominciare dall’ora et labora.

Scherza con i fanti, e lascia stare i Santi.

La coscienza civile e religiosa di milioni di persone ha superato fasi storiche, forse anche comprensibili nel passato, ma da evitare oggi: il recupero sarebbe un’azione intrinsecamente fuori della storia, intrinsecamente conservatrice, retrograda, frutto di ignoranza, individualista e spregiudicata per il bene comune, a cominciare da quello sovranazionale.

Dio non può essere ridotto a dio e le Litanie di cui fare memoria sono quelle che fanno da corollario al Rosario dei giovani, di chi non ha lavoro né casa, di chi non ha pace perché gli sono state  rubate la terra e il sottosuolo, di chi non può studiare perché il riso o il mais non sono sufficienti, di chi non può guarire perché il medicinale non arriva nel suo villaggio, di chi spera che l’acqua del mare sia più stabile della terra sotto i piedi.

Ormai tutto il resto ci stanca: soprattutto ci stanca ogni parola e ogni gesto di cattiveria e di prepotenza (Giorgio La Pira).