COMUNITÀ EDUCATIVA PASTORALE DIGITALE

Comunità on line

PRESENTI IN RETE – CEP DIGITALE

Premessa
Tra gli obiettivi del PEPSI ispettoriale è indicata la CEP.
* Cfr. Cost. SDB 47
* Cfr. ICC-PEPSI – Pepsi pag.7: Animazione della Comunità Educativa Pastorale

Sappiamo bene che non si tratta innanzi tutto di costituirla, ma di
– riconoscerla
– animarla
– viverla con uno stile specificatamente salesiano.

Alcuni termini e alcune espressioni ne evidenziano alcuni processi caratteristici:
– coinvolgere
– associare al nostro lavoro e condividere la nostra missione
– portare il contributo originale della propria esperienza e del proprio modello di vita
– accogliere e suscitare la collaborazione
– offrire la possibilità di conoscere lo spirito salesiano

Qualche interrogativo:
– fino a poter diventare un’esperienza di Chiesa,
– favoriamo la crescita spirituale di ognuno

Da non dimenticare l’orizzonte nel quale il PEPSI-ICC situa l’animazione della CEP: “l’urgenza di evangelizzare e necessità di convocare “ (pag. 7).

CEP DIGITALE?
Dall’insieme di ciò che è indicato come costitutivo della CEP si deduce che a essere elemento fondante è innanzi tutto il <clima di famiglia> con alcuni processi relazionali che supportano questo <clima>: coinvolgimento, collaborazione, conoscenza, e altri elementi che fanno riferimento alla relazione personale.

L’ art. 47 delle Costituzioni non fa alcun i riferimento a <organismi> di partecipazione, di coordinamento, di governo.

Non sono esplicitamente esclusi: altri riferimenti del magistero salesiano fanno riferimento anche ad essi, come momenti strategici al servizio della vita della CEP.

Tuttavia gli organismi sono subordinati e in funzione dello stile e del <clima di famiglia>.

Da quanto accennato può sorgere, mi sembra legittimamente, la domanda: si può parlare di CEP digitale ?

In altri termini la domanda può essere così formulata: è possibile vivere e sperimentare il <clima di famiglia> nei rapporti che si creano e si sperimentano nella rete ?

Ancora con un’altra formulazione: quale il senso e il significato del <clima di famiglia> che si può vivere e sperimentare in rete, supportato da coinvolgimento, convocazione per collaborare e diffondere un carisma, conoscenza dello spirito salesiano?

E per terminare: si può fare <esperienza di chiesa> nei rapporti che si creano nella rete, e se si risponde positivamente, che tipologia di esperienza si tratta ?

E forse a questo punto la domanda più ardua: si può immaginare, ipotizzare, favorire una <crescita spirituale> ?

Penso siano domande legittime per evitare che la presenza in rete si riduca a un semplice passatempo o una moda del momento sull’onda di un giovanilismo superficiale.

Si tratta di capire se la presenza in rete del SDB tendenzialmente sia un <perdere tempo> o un possibile <impiego del tempo>.

Stare in rete è come il tempo davanti alla TV per un film o un altro format distensivo, oppure può assumere il colore be la tipologia della <missione> ?

La presenza in rete con le pagine web di una casa, di un oratorio, di una scuola, di una parrocchia, rafforza e contribuisce a costituire e rendere vivo il nucleo animatore della CEP., sia reale-personale-fisico, sia reale-personale-digitale?

E come rapportarsi e valutare quella specie di CEP che si va creando nel social network, amici in facebook e followers in twitter ?

QUALCHE POSSIBILE ULTERIORE RIFLESSIONE

VERSO UNA CYBERPEDAGOGIA
Si stanno elaborando interessanti riflessioni raccolte sotto il titolo “cyberteologia-pensare il cristianesimo nel tempo della rete”.
Ci si può domandare: è giunto il momento di una cyber pedagogia-pensare il sistema preventivo nel tempo della rete” ?

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