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COMUNICARE CON DON BOSCO

 

 

Giovanni Bosco

un comunicatore della sua esperienza di vita,

della sua passione educativa giovanile e popolare,

della paternità ricevuta come orfano,

della famigliarità acquisita nell’amore coinvolgente di Mamma Margherita.

Uomo di relazione e di relazioni,

desideroso di offrire una lettura per conoscere, di stimolare una ragione per capire, di pro-vocare una fede per andare oltre l’immediato.

La parolina all’orecchio era un tweet,

la Buona Notte era l’editoriale della sera per la giornata che volgeva al termine,

il canto esprimeva la gioia e l’allegria del cuore,

la banda musicale imprimeva un ritmo corale alle azioni,

il teatro suscitava emozioni e distraeva dalla fatica quotidiana.

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ALTERNANZA ON LINE OFF LINE DOPO IL #CORONAVIRUS

Il clamore per l’alternanza scuola lavoro per docenti, allievi, genitori è stato relativamente breve nel tempo. Elementi positivi e critiche, esperienze soddisfacenti e disguidi operativi misti a perplessità, anche su tutto l’impianto progettuale, si sono spesso presentati nelle valutazioni individuali e di gruppo.

Nel mentre il termine alternanza ha cominciato a circolare quasi come un neologismo, finora sconosciuto, o comunque un termine poco utilizzato, se non forse per l’ambito politico.

La vicenda del coronavirus è occasione per immergersi e lasciarsi coinvolgere da altre possibili alternanze, che per la circostanza contingente hanno avuto una accelerazione.

Alternanze già presenti, ma ancora quasi allo stato embrionale o comunque già avanzate in fase di progettazione e di alcune realizzazioni, ma poco diffuse.

Alcune di queste sono considerate anche in opposizione, escludendo di volta in volta una delle due modalità, e forse per questo anche accompagnate da ulteriori perplessità e incertezze.

  • Penso alla modalità di lavoro da casa noto ormai come smart working.

https://www.ansa.it/canale_lifestyle/notizie/societa_diritti/2020/03/09/smart-working-cosa-e-e-perche-puo-essere-una-possibilita-in-tempi-di-coronavirus_019e629a-141c-4fd3-9d63-1f9c243c8ef7.html

 

  • E si aggiunge la didattica a distanza.

http://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/editoriali/2020/03/04/smart-school-manda-video-e-foto-delle-tue-lezioni_3a52c366-9cef-4484-af12-d2f09e53768a.html

  • E ancora, ma non meno rilevante,  l’ e-commerce, che in modalità ancora più prossima ha portato a pubblicizzare in questi giorni i pasti da asporto.

In prima battuta si sarebbe portati a dire che la tecnologia in tempo di coronavirus ha offerto un grande supporto, specie per la  possibilità concreta di alleviare molti disagi.

Da notare che alla limitazione nei movimenti si è fatto fronte con una maggiore mobilità nei media e nel digitale . La casa-abitazione fisica si è trasferita in altra abitazione, e l’hashtag  #iorestoacasa può essere considerato come la chiave di ingresso per entrare, accedere, abitare l’ on line.

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/03/05/con-il-coronavirus-sul-web-lintrattenimento-e-sensibilizzazione_55f0671e-3d75-4ac3-91d0-d8b6c900e5ca.html

Probabilmente si può avanzare la ipotesi che il virus, con il suo carico di dolore e di disagi, oltre che di squilibri nella economia e nel vivere sociale, può essere uno stimolo per riconsiderare stili di vita, ritmi nel quotidiano, uso, abuso e perdita del tempo, contatti personali e a distanza, messaggi con gli sguardi e con gli emoji.

Questo tempo #iorestoacasa può essere buona occasione per riscoprire persone e cose  spesso abbandonate a se stesse, dimenticate, tralasciate, oggetto di disinteresse e distrazione più che di attenzione e cura.

Ciò che in questi giorni è una eccezione e una soluzione temporanea potrà essere un suggerimento per  il futuro ?

Una  rinnovata modalità di vita quotidiana sarà segnata da  ritmi personali scanditi con nuovi ritmi di spazio e di tempo nella alternanza del casa – fuori casa, on line –  off line, presenza – distanza ?

Crescerà ancora il dominio della tecnologia e dunque della corsa, della fretta, del “non ho tempo”, del “sono sempre in ritardo” ?

Sarà  un futuro  domato e colonizzato ancora più  dalla tecnologia, o saggiamente potrà prevalere il benessere personale ritmato con un uso del tempo a servizio dell’incontro interpersonale ?

Il futuro è da riprogettare per accrescere i consumi e la produzione o piuttosto per riconquistare lo shabbat ? Riconquisteranno i loro spazi i tempi della ri-creazione di rapporti carichi di maggiore presenza fisica, di più tempo per l’ascolto e di calma e attenzione per l’altro, di tempi e di silenzi per ripensare e risignificare il proprio vivere e le proprie azioni ?

La convalescenza dopo il #coronavirus sarà anche un tempo di riabilitazione e di nuove abilitazioni per il benessere individuale, personale, famigliare, comunitario, sociale ?

Su questo e su altro si dovrebbe da parte di noi adulti ricostituire il patto educativo con le nuove generazioni, oggi invocato per trovare alleati nell’emergenza sanitaria.

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/03/09/coronavirus-esperto-serve-un-patto-fra-le-generazioni_9bf795f6-5f22-4a90-b74c-5ba20e43e024.html.

 

 

E’ stato rinviato il Global Compact on Education inizialmente previsto per il 14 maggio 2020. Ancora più tempo per riflettere e prevedere, a partire anche da stimoli che possono emergere in tempo di #coronavirus.

Chi ama l’educazione si immerge nel futuro: anche l’educazione ha bisogno ogni tanto di una start up. Start up per il patto educativo.

 

 

Why Not Meaning Point Of View And Opinion Reasoning