Archivi giornalieri: 11/07/2015

Analfabeti religiosi, poca fede nel Risorto

11666045_932136740165587_1686700143460008115_nQuanti slogans !

Quanti gli scandalizzati di casa nostra !

Quanti parlano di blasfemia!

Io condivido chi ha detto che è un sincretismo tra ideologia e ignoranza religiosa
http://www.news.va/…/il-crocefisso-inconsueto-donato-al-pap…

C’è da dubitare che quella croce non abbia fatto del bene anche alla falce e martello, visto che stava tra due ladroni ?

Per chi ha studiato e ha fede : c’è da dubitare che quella croce non abbia redento anche la falce e il martello, visto che stava tra due ladroni ?
Meno scandalo e più fede per favore !

Un altro particolare.

Chi di noi almeno una volta nella vita non ha ricevuto un regalo poco gradito, inutile, forse incomprensibile, anche insensato. E come si suol dire: si è fatto buon viso a cattivo gioco.  E Papa Francesco cosa avrebbe potuto ?

E’ sufficiente leggere quanto riportato per esempio in Vatican Insider a cura di Andrea Tornielli il 10 luglio 2015.

Il Papa prima di lasciare la Bolivia ha deposto ai piedi di una statua di Maria le due decorazioni ricevute mercoledì scorso dalle mani del presidente Evo Morales. Una di queste onorificenze, una catena con un grosso medaglione, portava incisa la figura del Cristo crocifisso sulla falce e martello, immagine disegnata da padre Luis Espinal, il gesuita assassinato nel marzo 1980 in Bolivia.

«Questa mattina – informa una nota del portavoce vaticano padre Federico Lombardi – Papa Francesco ha celebrato la santa messa nella cappella della residenza privata dell’arcivescovo emerito di Santa Cruz de la Sierra. Al termine della celebrazione eucaristica il Santo Padre ha consegnato alla Vergine di Copacabana, patrona della Bolivia, le due onorificenze conferitegli mercoledì dal Presidente dello Stato, Evo Morales, nel corso della visita di cortesia al palazzo Presidenziale a La Paz».

Bergoglio ha accompagnato il suo gesto con queste parole: «Il signor Presidente della nazione, con un gesto caloroso ha avuto la delicatezza di offrirmi due onorificenze in nome del popolo boliviano. Ringrazio l’affetto del popolo boliviano e ringrazio per questa finezza, per questa delicatezza, il signor Presidente. Vorrei lasciare queste due decorazioni alla Patrona della Bolivia, alla Madre di questa nobile nazione, perché si ricordi sempre del suo popolo e dalla Bolivia, dal santuario dove vorrei che fossero, si ricordi del successore di Pietro e di tutta la Chiesa, e li protegga dalla Bolivia».

«Madre della Bolivia – ha concluso pregando il Papa – Madre del Salvatore e Madre nostra, tu, Regina della Bolivia, dall’alto del tuo santuario di Copacabana presta attenzione alle suppliche e alle necessità dei tuoi figli, specialmente dei più poveri e abbandonati, e proteggili. Ricevi come ossequio del cuore della Bolivia e come mio affetto filiale i simboli di vicinanza e di affetto che – a nome del popolo boliviano – mi ha donato con affetto cordiale e generoso il signor Presidente Evo Morales Ayma, in occasione di questo viaggio apostolico che ha confidato nella tua sollecita intercessione».

«Ti chiedo che questi riconoscimenti – ha concluso Francesco – che lascio qui in Bolivia ai tuoi piedi, e che ricordano la nobiltà del volo del condor nei cieli delle Ande, e la commemorazione del sacrificio di padre Luis Espinal, siano emblema dell’amore perenne e dalla perseverante gratitudine del popolo boliviano alla tua sollecita e forte tenerezza. In questo momento metto nel tuo cuore le mie preghiere per tutte le richieste dei tuoi figli, che ho ricevuto in questi giorni, tante, Madre: ti supplico che le ascolti. Concedi a loro il tuo respiro e la tua protezione, e manifesta a tutta la Bolivia la tua tenerezza di donna e di madre di Dio».